cover book Mu: Una favola grigia

Mu: Una favola grigia

La raccolta completa del progetto Mu con i disegni originali

Maler

EBOOK

140 pagine | 18.500 kb

Mu, della sua movimentata esistenza, ama offrire una narrazione romanzata. Inventa ben tredici ritratti diversi della figura del padre, che non ha mai conosciuto. Di sé diffonde descrizioni contrastanti, o addirittura opposte. Chi è dunque Mu? Un socialista o un monarchico? La persona più solitaria del mondo o forse il contrario? Su un punto tutti concordano: la sua dedizione all’alcol, compagno inseparabile mentre scrive seduto ai tavolini dei caffè.

Mu è infatti, soprattutto, un grande scrittore. Cantore della fine dell’Impero austro-ungarico, voce della civiltà yiddish alla vigilia dell’annientamento, sa essere testimone delle sofferenze del suo tempo con ironia e senso del sacro, così come oppositore senza compromessi di ogni totalitarismo.

Al suo combattimento Maler dedica un progetto di parole e musica, i cui testi sono qui raccolti a partire da una quattordicesima, fiabesca versione della misteriosa scomparsa del padre. Tra il mercante di coralli e la perduta Friedl, amori tragici e disperati, lettere a Stefan Zweig, si anima una galleria dei personaggi reali e immaginari insieme che popolano quel multiforme universo.

Dall’infanzia nella remota Galizia asburgica al peregrinare da eterno viandante in un’Europa segnata dalla distruzione, fino agli ultimi istanti di vita e all’incredibile funerale a Parigi, in una biografia a metà fra cronaca e poesia, Maler racconta la struggente vicenda umana di quel meraviglioso bugiardo che risponde al nome di Moses Joseph Roth. O, come veniva chiamato da bambino, semplicemente Mu.

Con i testi integrali dell’audiolibro Vita di Joseph Roth e delle canzoni dell’album Mu. Edizione illustrata con i disegni dell’autore.

DALLA PREMESSA

In un capitolo di Danubio, intitolato “Solo una domanda”, Claudio Magris descrive la figura di un vecchio aggiusta-ombrelli incontrato a una mostra fotografica sull’ebraismo orientale. Lo sguardo del vecchio, carico di “affettuosa ironia”, è il delicato pretesto per aprire uno spiraglio sull’essenza della civiltà yiddish, che Magris individua nella consapevolezza di chi sa che “il mondo può essere distrutto fra la sera e il mattino”.

Si dirà che la precarietà appartiene alla condizione umana in generale, ma avere presente questa verità, istante per istante, è altra cosa dal limitarsi a enunciarla. Il vecchio aggiusta-ombrelli, su cui incombono secoli di pregiudizi alimentati dalle autorità cristiane e incarnati dalla violenza di popolo, possiede l’antidoto all’incantesimo degli idoli, l’immunità al veleno delle ideologie. Secondo Magris, è l’ebreo “eternamente illeso” di cui parla Joseph Roth, uno che di mondi distrutti dalla sera alla mattina ne vide più d’uno e li raccontò.

Roth celebrò la civiltà yiddish alla vigilia del suo annientamento, cantò la fine dell’Impero asburgico e descrisse il tramonto della Rivoluzione russa, ma basterebbe la sua struggente vicenda umana, come ci è stata tramandata da David Bronsen e da Soma Morgenstern, per dare il senso di un’epoca segnata dalla distruzione. (...)

MALER

© riproduzione riservata

COPYRIGHT

1a edizione maggio 2018

ISBN 978-88-97728-73-3 (ePub)

ISBN 978-88-97728-74-0 (Kindle)

Copyright © 2017 Mattia Andreoli

Edizione su licenza di Parametri Musicali snc

Copyright © 2017 Quondam Project, Internet

CREDITS

cover design L/B

foto ed elaborazione grafica DARIO ANDREOLI

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